Metal Detector

Stefano Pigozzi

METAL DETECTOR

Borderfiction Edizioni

Collana Asfalto

Formato: brossura, Pp. 358, € 9,90

Genere: noir e avventura

Lingua: italiano

IL LIBRO. Noir metropolitano – Vincitore premio TEDESCHI 2006. Personaggi che perseguono in modo brutale i propri scopi, che non si ritraggono davanti all’inganno, alla violenza anche più brutale ma, alla fine, rimangono vittime, senza nemmeno esserne consapevoli, di quel “virus” insospettabile che definiamo coscienza. Anna Ascari è interessata alla difesa di Zoya, prostituta diciassettenne, per ottenere un incarico di prestigio. Anna è una donna dura, con una vita sentimentale disgregata; l’assassinio di Zoya la risucchia in un gorgo vischioso e la ricerca di verità sulla sua morte non sarà più solamente “… un altro scalpo da presentare alle anime belle dell’associazione..”, ma frutto di un desiderio di giustizia insospettabile per lei. Forse anche per calmare il fantasma che la perseguita da diversi anni… Luca Ferri è un ispettore della questura di Bologna; è da anni sul libro paga della famiglia Rosselli, la proprietaria occulta del Metal Detector, il locale più “in” di Bologna. Luca si avvicina ad Anna per “ tenerla d’occhio”, per evitare che la verità sull’assassinio di Zoya possa far detonare l’esplosiva situazione nella quale lui è coinvolto e complice. Rapporti conflittuali; alleanze che mutano. Il doppiogioco come attestazione dell’unica verità possibile: il proprio interesse. Sino alla scontro finale, il quale non sarà un “happy end”.

L’AUTORE. Stefano Pigozzi, nato e “vivente” a Modena, si era posto un obbiettivo da gradasso: scrivere una trilogia come il “maestro” James Ellroy. Metal Detector, vincitore del Premio Tedeschi 2006 per il miglior giallo italiano inedito, è il primo romanzo di questa trilogia, cui hanno fatto seguito altri due, Rosso come il sangue e Non riuscirai a salvarle tutte.Intervistato su Metal Detector, Stefano ha dichiarato: “Nel 2008 entro al cinema per vedere La Promessa dell’Assassino di Cronenberg, con Viggo Mortensen e Naomi Watts, e cado in una sorta di transfert. Uscito, mi affretto a cercare la data di pubblicazione del lungometraggio e con sollievo vedo che è del 2007, un anno abbondante dopo la pubblicazione di Metal Detector. Perché? Bene, perché i personaggi e parte della trama sono sovrapponibili. Lasciatemi dire che è stata una piacevole sorpresa perché il film è, come tutti i film di Cronenberg, bellissimo.”